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Redazione Perizie Econometriche su Rapporti Bancari


 

Avv. Fiduciario di Farmacie Unite Treviso

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Siamo lieti informare che la
Lapet - Associazione Nazionale Tributaristi ha riconosciuto all'avv. Massimo Meloni il ruolo di formatore accreditato. Un bel traguardo per lo studio.

Farma Mese

Sin dal 2020 l'avv.Massimo Meloni gode della fiducia della rivista Farma Mese sulla quale scrive di diritto bancario. Potete trovare gli articoli [QUI]

Home News Usura

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La Banca di Italia non è fonte normativa.

Sembra una cosa assodata, ma così non è.

Chi ha dimestichezza con il contenzioso bancario si imbatte spesso in analisi compiute dal Giudice o dal CTU che oppongono le Istruzioni Banca di Italia in materia di usura.
Per esempio, la commissione di massimo scoperto sino al 2009 non era componente del costo del conto corrente, la polizza di assicurazione idem per i prestiti.
E non vi era modo di superare tale ostacolo.
Solo in materia penale diverse pronunce indicavano nell’art. 644 c.p. il superamento di tali obiezioni in quanto lo stesso esclude soltanto imposte e tasse.
Ebbene la Corte di Appello di Milano con la sentenza 3283/2013 ha stabilito:
incidentalmente che anche il costo della polizza di assicurazione, obbligatoria per ottenere il prestito, rappresenta una componente del costo dello stesso e quindi va valutato ai fini del calcolo della 108/1996.
Ma, piu’ importante, ha stabilito che il Giudice non è tenuto ad osservare la Istruzioni della Banca di Italia in quanto detta non è fonte normativa.
La Corte conferma il primo grado che anche esso vedeva lo stesso orientamento

Finalmente. La Giustizia è lenta, ma arriva

Giurisprudenza - Dai tribunali - Usura contrattuale su conti correnti
Novita’ GIURISPRUDENZIALI!!

Per la prima volta in Italia un tribunale, quello di Viterbo, ha assegnato incarichi a tre CTU (le cause sono tre) di verificare se nel contratto di conto corrente siano stati PATTUITI, INTERESSI USURARI.
Come noto la usura ab origine è prevista dalla L.24 del 2001.
La Cassazione con la sentenza 350/2013 ha stabilito che il tasso contrattuale vada maggiorato della mora (sempre pattuita in contratto).
Se tale sommatoria sfora il tasso soglia previsto dalla L.108/1996 si ha la sanzione civilistica della gratuità (recte:la clausola è nulla e non sono dovuti interessi) ex art. 1815 c.c. secondo comma.
La Corte di Appello di Venezia con la sentenza 342/2013 ha esteso tale sanzione ad ogni obbligazione pecuniaria, in quanto la Cassazione trattava, nella sentenza, di un mutuo.
Ebbene per la prima volta si procede a verifica su contratti di conto corrente!
L’incarico affidato ai tre consulenti alle udienze del 27.11.2013 è di accertare (anche) se siano stati pattuiti (e non solo applicati) interessi usurari.
L’importanza delle tre cause, seguite ed istruite dall’avv.Massimo Meloni, è evidente.

Si allega una delle tre ordinanze ammissive. (Download)

Avv.Massimo Meloni

Tribunale di Padova
Un cliente  ha citato in giudizio di accertamento una nota banca, avvalendosi delle perizie e contestando alcuni passaggi in diritto.
La banca si è costituita accettando il contraddittorio sul punto. Demanda alla sentenza l'accertamento, con impossibilità di agire con un decreto ingiuntivo.
La somma contestata è di euro 750.000

Tribunale di Milano
Discorso analogo a quello precedente .
Oltre ai conti correnti in questo caso abbiamo anche un mutuo.
Valore della causa 800.000 euro

Tribunale di Padova
Una società di leasing è stata citata, sempre con l'utilizzo delle perizie  e tesi della 350/2013 ed altro davanti al Tribunale .
La società di leasing, non solo ha chiesto la risoluzione del contratto, ma cerca una transazione.
Valore 12.900.000 di euro

Tribunale di Padova
Altra banca , stessa dinamica. Richiesta di transazione dopo la citazione.
Valore 350.000
 

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